mercoledì 28 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - L'ONDA (2009)


"Da una storia vera, un film pedagogico sull'ombra del totalitarismo nella società contemporanea"

Rainer Wenger, insegnante di educazione fisica con un passato da anarchico rockettaro, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia li coinvolge in un esperimento di “regime dittatoriale” fra i banchi di scuola. Per una settimana dovranno rispondere al rigido sistema disciplinare di “Herr Wenger”, conformarsi ad un codice di abbigliamento e lavorare assieme in un'ottica di organismo gerarchico, isolando o reprimendo eventuali dissidenti. In pochissimo tempo, i ragazzi scoprono uno spirito di cameratismo vincente, dominano le proprie insicurezze e paure attorno alla figura del carismatico “cattivo maestro” e si sentono legittimati ad animare atti di violenza e vandalismo, in un'operazione che arriva presto a fuoriuscire dalle mura dell'edificio scolastico.
In una stagione cinematografica che pare nuovamente appassionarsi a quel che avviene all'interno di quei luoghi di educazione tanto amati e temuti, rispetto a film che cercano di cogliere e mostrare le dinamiche sociali e di violenza, reale e simbolica, dell'istituzione scolastica (La classe – Entre les murs), o ad altri che raccontano il vuoto pneumatico dell'adolescenza con una superficialità criminale (AlbaKiara; Un gioco da ragazze), L'Onda si pone un obiettivo differente e ben più mirato. L'esperimento intento ad indagare l'espansione del nazional-socialismo e l'indottrinamento della popolazione germanica realmente messo in piedi dal docente di storia Ron Jones nel 1967 in un liceo californiano, viene ripreso e ricontestualizzato da Dennis Gansel nell'attuale Germania con l'intento di ampliare le implicazioni di tale esperienza ed incidere sulle coscienze di quelle nuove generazioni che si considerano immuni dall'avvento di un nuovo totalitarismo. Per ottenere questo effetto, Gansel decide di sfruttare la lingua universale della moderna pop culture come cifra stilistica peculiare. L'Onda vede così molti rimandi (dal montaggio visivo e sonoro alla tipizzazione dei protagonisti) ai classici teen-movie di origine americana, con uno stile vicino al videoclip, attento alle tendenze musicali giovanili e condotto come un gioco di ruolo con i più tipici personaggi delle high school.
Alcuni momenti però marcano l'anomalia e tentano l'affrancamento dal filone “giovanilista” del cinema americano: estratti del dibattito fra studenti sulla nozione di autocrazia sembrano direttamente tratti da un saggio di Naomi Klein o da altri trattati vicini al culture jamming, una certa controcultura del sistema americano. In una particolare sequenza poi, la classe di Herr Wenger espone una ad una le cause che possono condurre all'avvento del totalitarismo: globalizzazione, crisi economica, disoccupazione, iniquità sociale, nazionalismo e xenofobia. Tutti malesseri che fa problema sentir menzionare a viva voce in un film di ampio consumo, e soprattutto attraverso un linguaggio che è il primo effetto di una globalizzazione. E tuttavia è in queste stesse considerazioni che sta anche il grosso limite del film di Gansel: esso enuncia più che denunciare, spiega più che insegnare. Nei suoi eccessi di schematismo e approssimazione, L'Onda elabora un discorso dissertativo, smaccatamente pedagogico, che mira in maniera esclusiva a costituirsi come monito, come exemplum, rivolto soprattutto al pubblico giovanile. E perciò più adatto agli atri di un matinée scolastico che alle sale dei cineforum.


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PSYCHO CINEMA - BASTA GUARDARE IL CIELO (1998)


A Cincinnati, il giovane Kevin Dillon, affetto da una rara sindrome, e sua madre Gwen si trasferiscono nella casa accanto a quella dove Maxwell Kane abita con gli anziani nonni. Max ha 13 anni e l'aspetto di un gigante, è lento a scuola, ha poco coraggio e non riesce ad adattarsi. Max e Kevin sono degli esclusi che, incontrandosi, si costruiscono una nuova vita. Insieme partono alla ricerca della grandezza e del bene guidati dal nobile spirito di Re Artù e dei suoi Cavalieri della Tavola Rotonda. In un bar difendono una donna picchiata da un uomo, di notte recuperano una borsa rubata ad un'altra donna. Alla mensa della scuola, Kevin si sente male: in ospedale, gli viene diagnosticato ancora un anno di vita. Il padre di Max esce dalla prigione in libertà vigilata, va a trovare il figlio e ricomincia a picchiarlo. Max lo accusa di aver ucciso la mamma, lui si infuria e di nuovo viene messo dentro. Arriva Natale e, dopo essere stati allegramente insieme ai vicini per il cenone, Kevin e la madre tornano a casa. Nella notte Kevin ha un altro attacco, e stavolta muore. Colpito nel profondo, Max comincia a pensare, scrive sulle pagine bianche del libro lasciatogli da Kevin che finisce con l'indicazione della tomba di Re Artù non ancora morto.

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martedì 27 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - BENNY E JOON (1993)

Ringraziando il mio grande amico Stefano per il " suggerimento", pubblico questo film che mi sembra alquanto interessante.

Buona Visione!

Grazie Stefano.

Morti i genitori, Benny rifiuta di ospedalizzare la sorella Joon, depressa e instabile, ma anche pittrice di talento. L'incontro con Sam, stravagante mimo di vitale allegria, cambia la vita di Joon, nonostante l'opposizione del fratello. Scritta da Barry Berman e diretta con mestiere non privo di finezze da J.S. Chechik, è una dolceamara commedia romantica che vale una visita soprattutto per l'interpretazione di J. Depp che attinge con raffinata sapienza mimetica alla stagione d'oro del cinema comico muto. Le sue imitazioni di B. Keaton e C. Chaplin sono qualcosa di più di un esercizio fine a sé stesso: venate da un tocco di femminile fragilità, trasfigurano, svelandola, la realtà quotidiana della solitudine e della depressione.


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lunedì 26 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - TRA LE NUOVOLE (2000)


Ryan Bingham è un uomo affascinante, un abilissimo tagliatore di teste ed è libero come l'aria. Nel cielo, appunto, trascorre la maggior parte del proprio tempo, in trasferte di lavoro, agognando il prestigioso club dei dieci milioni di miglia. Ma qualcosa accade, tra un aereo e l'altro. Nathalie, una ragazzina neolaureata ha convinto il suo capo che viaggiare è dispendioso e si può benissimo licenziare in videoconferenza, minacciando di riportare Ryan a terra proprio quando il nostro ha da poco incontrato Alex, una trentenne che pare la sua fotocopia al femminile, così orgogliosamente sola da fargli venir voglia di non esserlo più.
Aaron Ekhart persuadeva gli altri, George Clooney persuade se stesso. Si convince che sia possibile vivere senza legami, che i rapporti siano una zavorra, che leggeri si vola più alto. La realtà delle cose, in questo terzo film così come nell'esordio di Reitman, s'inganna con la distrazione. Basta muoversi velocemente, procurarsi un trolley con ruote scorrevoli e saper apprezzare le offerte e i comforts del villaggio aeroportuale. Il film gli dà ragione: è quando si creano delle relazioni che il meccanismo s'inceppa e ci si rende conto che sfrecciare sopra le nuvole è come stare fermi; che il vero viaggio, nella vita, è un altro.
Jason Reitman sa creare dei personaggi che non si dimenticano in fretta, fuori dalla norma e sul bordo sdrucciolevole della morale, eppure pieni di naturalezza, grazie alla solidità delle sceneggiature e degli attori che chiama ad incarnarli. Questa volta fa addirittura un passo in più, confondendo testo e paratesto, assoldando lo scapolo d'oro di Hollywood per fargli interpretare il ruolo di un uomo che s'illude di poter stare da solo ma dovrà arrendersi un giorno, e – giù dallo schermo - coronare la favola.
Fuori di dubbio è anche il talento del regista per i dialoghi e il ritratto “senza filtro” delle piccole spietatezze quotidiane, siano esse d'ambientazione scolastica o professionale. Anche qui, Tra le nuvole segna un aumentato bisogno di veridicità e porta in scena un contesto attuale e una ventina di disoccupati veri, mescolati agli attori professionisti, ma non per questo indistinguibili.
Eppure, malgrado la naturalezza con cui Clooney indossa i mocassini di Ryan Bingham, malgrado la verità che fa da set alla finzione, c'è qualcosa di troppo scritto e lineare in quest'opera terza rispetto alle precedenti. Il bello di Juno era che era contraddittorio come l'età che raccontava, canticchiava un sentimento profondo senza bisogno di un arrangiamento in tutta regola; Tra le nuvole, al contrario, va spedito come un volo intercontinentale, dice quel che intende dire e non altro, e l'imprevisto all'arrivo fa in qualche modo parte del pacchetto di viaggio.


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domenica 25 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - DYING TO BE THIN - ENG (2000)


A 14 anni, guarda la sua immagine e dice: "vedo qualcuno che è grasso e brutto, è una delusione". Lei  è come un numero crescente di giovani ragazze americane afflitte da questi disturbi alimentari come l'anoressia nervosa e bulimia. Tormentato da una paura irrazionale di essere grassi circa 8.000.000 giovani donne si stanno torturando. Non sorprende che l'ottanta per cento delle donne sono insoddisfatte con i loro corpi. Spinte dalle immagini dei media popolari, modelli, attrici, ballerini e celebrità  possono pesare quasi il 25 per cento in meno rispetto alle condizioni normali. Dying To Be Thin presenta gli studenti di balletto, modelle, ballerini e le altre giovani donne che cercano il recupero o lo hanno conquistato dopo la loro malattia. Scoprirete come  i migliori specialisti del disturbo alimentare stanno facendo progressi nella diagnosi e nel trattamento di queste due malattie devastanti.

iL DOCUMENTARIO E' INTERAMENTE IN LINGUA INGLESE



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giovedì 22 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - VOLEVO SOLO DORMIRLE ADDOSSO (2004)


Marco Pressi, giovane formatore del personale di una multinazionale, si ritrova dinanzi a una sfida che accetta: deve riuscire, in un arco di tempo ridottissimo, a far uscire dalla produzione 25 dipendenti di vario livello senza creare tensioni visibili. Se ce la farà avrà un avanzamento e otterrà un cospicuo riconoscimento in denaro. In caso contrario lo attende un portasigarette. Da quel momento la vita di Pressi (già definito "il muerto", ovunque tranne che a letto, dalla fidanzata) cambia. Dovrà attrezzarsi per convincersi che lo slogan "People First" che caratterizza la sua azienda non è altro che falsità. Lui non può e non deve provare compassione per nessuno. Dopo Risorse umane e Mobbing (per non citare che due titoli) non era facile essere originali su un tema aspro e quantomai attuale come quello dei tagli dei posti di lavoro. Eugenio Cappuccio c'è riuscito concentrandosi sull'evoluzione del protagonista che diventa lupo progressivamente sino al soprassalto dell'ultim'ora. Trova una valida collaborazione nel cast e in Pasotti in particolare. Dall'omonimo romanzo di Massimo Lolli.

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lunedì 19 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - CHARLIE BARTLETT (2007)


Charlie Bartlett è un ricco adolescente che, espulso da diverse scuole private a causa della sua personalità borderline, si ritrova - nel passaggio alla scuola pubblica - vittima di compagni ostili fino al bullismo nonchè dell’altrettanto problematico preside. In assenza di un adeguato dialogo con coetanei, genitori e tutori, Charlie viene spinto all’uso indiscriminato di psicofarmaci dal potere dopante, che prenderà a contrabbandare ai compagni di scuola come panacea degli svariati problemi esistenziali confidatigli nei bagni della scuola. 
La psichiatria fai-da-te di Charlie sarà un errore fatale o un’inaspettata ancora di salvezza per se stesso e per le tante persone confuse che lo circondano?

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lunedì 5 dicembre 2011

PSYCHO LIBRI - JACQUES LACAN E LA FILOSOFIA (2008)


L'opera di Lacan chiama in causa la filosofia confrontandola con la psicoanalisi, ma quali sono gli elementi filosofici utilizzati dallo psicoanalista francese? In che modo essi concorrono a formare l'orizzonte concettuale della psicoanalisi, e in particolar modo della psicoanalisi lacaniana? Seguendo le indicazioni dello stesso Lacan, è possibile individuare alcune istanze filosofiche che innervano, in modo esplicito o implicito, la sua teoria psicoanalitica e filosofica. Si tratta degli studi di Koyré sulla scienza moderna, delle lezioni di Kojève sulla Fenomenologia dello spirito di hegel, delle filosofie di kant e di Heidegger. Inoltre il pensiero di Lacan ha avuto conseguenze rilevanti nella filosofia contemporanea, come attestano el interpretazioni fornite da Deleuze e Zizek, che qui sono analizzate e discusse. Emerge dai testi lacaniani una filosofia della psicoanalisi che costituisce un modello di filosofia delle scienze umane. Il nucleo critico di questa filosofia della psicoanalisi è il rapporto tra affetto e linguaggio. In questo libro, fondamentale per comprendere la stretta relazione tra filosofia e psicoanalisi nella forma del rapporto tra affetto e linguaggio, si analizzano le principali questioni del pansiero lacaniano



Per leggerlo on line:




giovedì 1 dicembre 2011

PSYCHO CINEMA - LA FINESTRA SUL LUNA PARK (1957)


Alla morte della moglie, operaio torna dal Kenya, ma non riesce a legare col figlioletto Mario, anche perché le malelingue lo convincono che può esserci stato del tenero tra la moglie e un certo Richetto, diventato per il bambino una sorta di padre sostitutivo e un idolo. Rapporti tra padre e figlio esaminati con partecipazione affettuosa e una precisa definizione dell'ambiente proletario all'insegna dell'elegia degli sconfitti, tipica di L. Comencini. Uno dei suoi film meno fortunati, ma che ha resistito all'usura del tempo.

Purtroppo di questo film non esiste nè un trailer nè il link per lo streaming, al massimo potrete trovare un Utorrent.,o dovreste provare su E-mule.

mercoledì 30 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - IL PRIMO GIORNO D'INVERNO (2009)


Valerio è un adolescente che vive nella provincia milanese. A casa ha una sorella minore della quale talvolta deve, di malavoglia, occuparsi. Nel mondo scolastico e della piscina di nuoto in cui si allena Valerio è costretto a percepire la propria diversità. Quella che lo spinge ad isolarsi nella campagna o a compiere lunghi tragitti sul suo motorino che ogni tanto lo tradisce. Vorrebbe avere delle amicizie ma i compagni lo respingono e chi lo aiuta sa di mettere a repentaglio il proprio ruolo nel gruppo di quelli che contano. Un giorno, del tutto improvvisamente, accade qualcosa che gli cambia la vita e che lo spinge a commettere un grave errore. La notte più lunga dell'anno (il solstizio d'inverno) è appena trascorsa.
Mirko Locatelli, con il sostegno della Provincia di Milano, ha realizzato (dopo l'esperienza dei corti e di un mediometraggio) la sua opera prima che, come molte opere prime, ha pregi e difetti. Partiamo dai secondi. Il film ha una struttura molto semplice e lineare che rischia di non coinvolgere lo spettatore. La fotografia che gioca su cromatismi ricercati non aiuta certo in quel senso così come la scarsa utilizzazione della bambina che interpreta il ruolo della sorella di Valerio.
I pregi si individuano invece nel desiderio di raccontare un'emarginazione che trova origine in un nucleo sociale giovanile non urbano ma forse ancor più vincolato da rigide regole di appartenenza che non quelli delle metropoli. Valerio è solo. Solo sul suo motorino. Solo a scuola dove tenta di farsi notare. Solo in piscina dove l'attenzione dell'allenatore è tutta rivolta a un altro, possibile promessa del nuoto. Solo anche nel tentativo di scoprire i percorsi di una sessualità che è ancora alla ricerca di un'identità precisa. Locatelli lo segue con sincera partecipazione.

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martedì 29 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - CERTI BAMBINI (1994)


Continuo a parlare di infanzia e del disagio ad essa connessa proprio perchè è da lì che si dovrebbe partire per eliminarlo, contrastarlo e sperare in un futuro migliore.

Rosario ha undici anni. Abita in un condominio di periferia di una Napoli devastata dalla camorra. Vive con sua nonna, ammalata di Roipnol e drogata di televisione. E' la punta di diamante di un piccolo branco che passa le sue giornate trascinandosi tra sale giochi, brutte paninoteche, piccoli reati e roulette russe improvvisate sulla tangenziale. Ma c 'è anche un sacerdote che cerca di tenere insieme i pezzi (meglio: i frammenti) di una società che non si può più definire tale. Tratto da un breve romanzo di forte impatto è un film duro e apparentemente impietoso. in realtà ricco di pietà nei confronti di un infanzia a cui è negato di fatto persino il nome. Resta il pallone: unica ancora a cui sperare di potersi un giorno aggrappare per non annegare.

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sabato 26 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - GLI ANNI IN TASCA (1976)


In proiezione il 2 Dicembre 2011 presso la sala Alda Merini della Fondazione Cineteca di Milano, questo è il terzo dei film in programmazione.
Protagonisti sono alcuni ragazzini, colti da Truffaut nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Uno di loro si invaghisce della madre di un compagno e le manda dei fiori, che lei crederà inviati dal padre del ragazzo. Al cinema avvengono i primi flirt e la colonia estiva porterà finalmente l’amore.
Specialista in psicologia infantile, Truffaut ha la mano giusta nel racconto, passando dall'umorismo all'amaro. Ma non tutto il film è a fuoco.

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venerdì 25 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - RAGAZZE INTERROTTE (1999)


Il film è tratto dal diario di Susanna Kaisen: la storia inizia nel 1967 quando una ragazza (Winona Ryder), dopo aver tentato il suicidio, entra in una clinica psichiatrica dove rimarrà per 18 mesi.


Thanks to Stefano :-)
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PSYCHO LIBRI - COSA RESTA DEL PADRE ?


Massimo Recalcati interroga la funzione paterna nell’epoca della sua crisi. Attraverso Sigmund Freud e Jacques Lacan e alcune figure tratte dalla letteratura (Philip Roth e Cormac McCarthy) e dal cinema (Clint Eastwood), si delineano i tratti di una paternità indebolita ma comunque essenziale. Nel tempo dell’evaporazione del padre, che cosa può essere ancora una guida per il soggetto? Insomma, cosa resta del padre?

Qui potrete leggere tutto il libro on line ma ovviamente non potrete scaricarlo.








martedì 22 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - LA MIA VITA IN ROSA (1997)


Sarà proiettato il 25 Novembre a Milano in una rassegna organizzata di concerto tra il Centro Milanese di Psicoanalisi e la Fondazione Cineteca Italiana.

Ludovic è un bambino di sette anni che si sente bambina, al punto da dichiarare che, da grande, diventerà una ragazza. Il padre Pierre e la mamma Hanna sul momento non danno peso alla cosa. Ma in occasione di una festa, Ludovic si presenta in abiti femminili. Così per i genitori cominciano le preoccupazioni e i contrasti fra loro sul comportamento da tenere. Intanto le chiacchiere dei vicini si fanno più insistenti. Finché Pierre non viene licenziato e la famiglia si trasferisce a Clérmond Ferrand. Qui Ludovic conosce Christine, una bambina che si vuole vestire da ragazzo…

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lunedì 21 novembre 2011

PSYCHO LIBRI - LA PSICOLOGIA E IL MERCATO DEL LAVORO, UNA PROFESSIONE DESTINATA AL PRECARIATO? (2008)


La domanda di assistenza psicologica è in costante aumento. L'interesse nei confronti della psicologia è riscontrabile in diversi settori, ma non si è ancora tradotto in una crescita del mercato occupazionale.
Le opportunità di lavoro e gli sbocchi professionali per gli psicologi sono sempre più limitati. Per i neolaureati diventa sempre più difficile trovare un'occupazione e la precarietà caratterizza i liberi professionisti. Secondo l'Osservatorio sul mercato del lavoro della psicologia, istituito presso l'Ordine degli psicologi del Lazio, la professione vive un vero e proprio periodo di affanno: i dati di settore evidenziano un'eccessiva precarizzazione delle prestazioni che comporta redditi ampiamente insufficienti. Il tema è stato affrontato di recente nel libro "La psicologia e il mercato del lavoro: una professione destinata al precariato?": edito da Franco Angeli, il testo è curato da Gianluca Ponzio, psicologo e dottore di ricerca, responsabile dell'Osservatorio. L'analisi proposta, condotta col contributo di alcuni docenti de La Sapienza di Roma, affronta il futuro della professione psicologica, incrociando dati regionali e nazionali sulle tendenze del mercato del lavoro.
Tra il 2001 e il 2005 il numero di psicologi iscritti all'Albo professionale è cresciuto del 35,3 per cento, registrando il maggiore trend di crescita tra tutte le professioni presenti nel Paese. A fronte di circa 7mila iscritti all'anno ai corsi di laurea in psicologia, il mercato non riesce assolutamente ad assorbire questi numeri: il fabbisogno di psicologi è molto più ridotto, basta pensare ad esempio che l'organico totale del servizio sanitario nazionale conta in tutto 5.400 professionisti.
Secondo i calcoli dell'Osservatorio, se il trend di crescita resterà costante, nei prossimi cinque anni saranno immessi nel mercato del lavoro circa 80mila nuovi psicologi e, a quel punto, avremo 2,8 psicologi ogni mille abitanti, cioè uno ogni 360 persone (contro l'attuale 4,2 dei medici).
Nonostante le aperture mostrate verso questa professione da parte di molti settori e contesti lavorativi, gli ambiti dove si concentrano il maggior numero di psicologi restano sempre gli stessi. Sulla base dell'ultima rilevazione condotta da Almalaurea (dati 2006), gli psicologi trovano lavoro quasi esclusivamente nei servizi (96,7%) e marginalmente nell'industria (il residuo 3,3%). Gli ambito maggiormente rappresentati sono: "altri servizi sociali personali" (29%), "sanità" (24%) e "istruzione" (17%). La professione si identifica soprattutto con quattro principali profili, maggiormente richiesti sul mercato: gli psicoterapeuti privati sono la maggior parte (28%) e si tratta di libero professionisti con un reddito medio di 15.700 euro all'anno per lavorare una media di 24 ore settimanali; gli psicologi clinici (40%) che guadagnano 20.100 euro all'anno e sono dipendenti del settore pubblico e dei servizi sanitari; gli occupati nel contesto scolastico ed educazionale (13%), prevalentemente donne; gli psicologi nelle organizzazioni (19%) che prestano la loro attività all'interno di aziende e servizi sociali, sono il gruppo più giovane e hanno un reddito medio di 16.600 euro annui.
Per quanto riguarda la retribuzione media, il reddito annuale netto di uno psicologo è calcolato intorno ai circa 17.500 euro (1.500 euro al mese circa). Guadagnano di più i maschi e i professionisti più anziani, mentre il ritorno economico della professione risulta più critico per le donne e, soprattutto, per i giovani.

PSYCHO LIBRI - IL SIGNORE DELLE MOSCHE (1954)


Un aereo cade su un'isola deserta mentre è in corso un conflitto planetario. Sopravvivono solo alcuni ragazzi che si mettono subito all'opera per riorganizzarsi senza l'aiuto e il controllo degli adulti. Sembra il prologo ideale per un romanzo d'avventura che celebri il pragmatismo e il senso della democrazia britannici. Qualcosa invece comincia a non funzionare come dovrebbe, emergono paure irrazionali e comportamenti asociali, da cui si sviluppa una vicenda che metterà a nudo gli aspetti più selvaggi e repressi della natura umana. "Il Singore delle mosche", 14 milioni di copie vendute solo nei paesi di lingua inglese, è la prova d'esordio e il manifesto di William Golding, premio Nobel per la letteratura nel 1983, che ama riconoscersi e riassumersi in questa frase: "L'uomo produce il male come le api producono il miele". 

Scarica l'e-book qui: 

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PSYCHO CINEMA - IL SIGNORE DELLE MOSCHE (1990)


Traggo questo film da una programmazione cinematografica che si terrà a  Milano presso la Fondazione Cineteca Italiana - Spazio Oberdan.
Costoro, hanno dato vita ad una rassegna intitolata Cinema e Psicoanalisi, come i Bambini ci guardano, e questo è  il primodella programmazione che seguirò passo dopo passo sul mio Blog.
Eccovi la trama:
Nel 1984, un aereo carico di scolaretti inglesi, diretti in Australia per scampare a una guerra atomica, precipita su un’isola deserta del Pacifico. Sopravvivono soltanto una ventina di bambini i quali, tentando di organizzare la loro vita ispirandosi al mondo degli adulti, indicono un’assemblea; eleggono un capo, Ralph; si dividono i compiti, affidando a Jack quello di cacciare la selvaggina. Per qualche tempo tutto va bene; poi, però, Jack si ribella all’autorità di Ralph, trascina dalla sua parte quasi tutti i bambini, li organizza in tribù e ne risveglia gli istinti ferini.
Tratto dal romanzo di  William Golding scritto nel 1954.


Trailer:

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http://www.megavideo.com/?d=VC1S1ZAL                          Enjoy      :-)




PSYCHO CINEMA - SCEMI DI GUERRA - LA FOLLIA NELLE TRINCEE (2010)


Ciò che vi propongo è il frutto di un continuo scambio di informazioni con un mio carissimo amico oltre che collega (futuro) Stefano Trusso.
In prima battuta mi verrebbe di dire che è agghiacciante, anche se mi aspettavo durasse di più e fosse più descrittivo.
Scemi di Guerra non è un film-documentario comico, tutt'altro, è una sorta di reportage su come la guerra, nello specifico la prima prima guerra mondiale, ha fatto milioni e milioni oltre che di morti anche di malati mentali.
Sottoposti al continuo bombardamento, morti atroci, cadaveri, senza cibo nè acqua, senza più nessun altro tipo di legame con la famiglia, i poveri soldati si piegano su se stessi per sviluppare nel corso di quel lungo periodo un disturbo, denominato disturbi post traumatico da stress.
Non ci saranno grossi rimedi per quei poveri soldati che, una volta finita la guerra, torneranno fuori dalle trincee per dirigersi verso gli ospedali psichiatrici. 
Forse l'unico rimedio che loro era disponibile a quei tempi, ma credo anche adesso, era la scrittura.

Ringrazio ancora Stefano per lo spunto datomi e spero che mi aiuti sempre nella ricerca di questo tipo di informazioni.

Trailer :


Steaming : http://videozer.com/video/rP1L9Sb

oppure: http://www.videobb.com/watch_video.php?v…

venerdì 18 novembre 2011

PSYCHO NEWS - REALTA' VIRTUALE PER BAMBINI AUTISTICI (2011)


I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da deficit di base in tre domini: interazione sociale, comunicazione, comportamenti ripetitivi o stereotipati. L'intensità dei disturbi è variabile, si può andare da difficoltà a rispettare le regole e mantenere l'attenzione nell'ambito scolastico fino ad arrivare all'incapacità a parlare e alla difficoltà ad apprendere abilità anche molto semplici come abbottonarsi la camicia. Per questo motivo, vengono usati termini quali alto funzionamento e basso funzionamento per distinguere diversi tipi di autismo.
In ogni caso, si presentano esigenze formative speciali, quali l'addestramento alle norme ed abilità sociali (social skill training) o allo svolgimento di attività quotidiane. Fino ad oggi, l'uso di tecnologie multimediali per tali scopi formativi è rimasto limitato a strumenti quali DVD o semplici programmi per computer in grafica 2D. Nelle ricerche più recenti, viene però citato sempre più spesso il possibile uso del 3D sotto forma di realtà virtuale o videogiochi.
Il vantaggio che la Realtà Virtuale promette è di simulare in modo estremamente realistico situazioni di vita quotidiana, ma in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, l'ambiente virtuale permette al formatore di variare il numero ed il tipo di stimoli che possono confondere il bambino autistico in una situazione reale, adattandolo alla singola persona e momento formativo.
Il numero di studi in letteratura sulla Realtà Virtuale nell'insegnamento a bambini autistici è ancora limitato, ma documenta risultati promettenti. Esempi di sistemi valutati riguardano riproduzioni virtuali di luoghi pubblici (caffè, supermercato, strada, autobus,...) dove verificare e migliorare le capacità del bambino di riconoscimento situazioni (ad esempio, presenza di automobili, divieto di camminare sopra le aiuole, inopportunità di porsi in mezzo a persone che stanno parlando,...) ed esecuzioni di compiti tipici (ad esempio, trovare ed occupare un tavolo libero in un caffè, prendere l'autobus,  mantenere il contatto oculare con una persona che ci parla,...).
Per un maggiore approfindimento potete scaircare l'articolo, in inglese ovviamente, qui:

http://hcilab.uniud.it/publications/2011-03/VRInAutismEPS.pdf

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giovedì 17 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - IL GRANDE VOLO (1992)


Vorrei con questo splendido film omaggiare ad un tema che il 20 Novembre ricorre. La giornata mondiale dell'infanzia.

Il film drammatico "Il grande volo" racconta la storia di due fratellini, il cui mondo di fantasie infantili, popolato di mostri, illusioni e pozioni magiche, viene sconvolto dall'arrivo di un mostro assai reale: un patrigno dalla personalità instabile. La situazione li spinge in una corsa contro il tempo per creare quella che loro definiscono "La Grande Idea", la cui realizzazione richiede una fiducia completa l'uno nell'altro e nella possibilità che l'impossibile si avveri. "La Grande Idea", infatti, consiste nella trasformazione, da parte del fratello maggiore, del carrettino rosso del più piccino in una macchina che lo trasporta in un trionfale, strabiliante volo.



Spero possiate vederlo anche perchè o lo vedete in inglese in streaming o andate presso una di quelle videoteche del vostro quartiere se ne esistono ancora per vederlo in italiano.


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lunedì 14 novembre 2011

PSYCHO LIBRI - LA VOCE DEL CORPO (2010)



Imparare ad ascoltare i segnali che il corpo trasmette è fondamentele per chi soffre di patologie alimentari e l’Art-Counseling, supportato dalla psicoanalisi relazionale, può rivelarsi uno strumento adeguato. Si tratta di offrire esperienze corporee concrete, sperimentare linguaggi espressivi differenti, inusuali, non verbali, che incoraggino il paziente a prestare attenzione e a comprendere i messaggi che il corpo ci invia. L’importanza di un tale intervento non è quello di dare interpretazioni ma di creare esperienze, sentire la voce del corpo e comprendere i propri bisogni, a partire da quelli primari, che permettono il proprio sostentamento, fino a recuperare la consapevolezza della necessità di relazionarsi con il mondo e con gli altri.

Elisa Rasotto
, docente presso l’Università di Padova, è specializzata in Art-Counseling ad indirizzo psicoanalitico relazionale. Da tempo opera nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare come ideatrice e conduttrice di percorsi che, tramite l’ausilio di tecniche espressive corporee, mirano a costruire una percezione e una relazione differente con il proprio corpo.

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Indice del Volume:  http://www.edizionialtravista.com/media/pdf/indice-19.pdf

Anteprima del libro:  http://www.edizionialtravista.com/media/pdf/anteprima-19.pdf

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domenica 13 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - HAPPINESS (1998)


Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi. Film volutamente "in nero" che non ha potuto partecipare al Sundance per la sua "sgradevolezza", ma che non ha nulla di corrivo. È un ritratto "morale" al vetriolo di una società che non sa più neppure cosa sia la moralità. È un film che disturba, perché mostra ciò che non si dovrebbe mostrare (lo sperma) e nasconde ciò che invece è divenuto "normale" vedere: l'omicidio ad esempio.

Trailer:



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(Non è stato possibile trovare il link di download ma è possibile guardarlo in streaming)

http://www.cineblog01.com/happiness-1998/                                         Enjoy      :-)



giovedì 10 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - RITORNO DAL NULLA (1997)


Prima di esporvi la trama del film vorrei dirvi le parole chiave che io chiamo le tre D : Disagio, Devianza, Droga. 
Ecco cosa succede.
Nei sobborghi degradati di New York cinque amici lasciano la scuola e scivolano in situazioni sempre peggiori. Quando uno si ammala di leucemia e muore, Jim comincia a scrivere le sue impressioni in un diario. Ma il degrado continua e i ragazzi si lasciano andare completamente alla droga e alla delinquenza. La madre di Jim, stanca di dolori e bugie, lascia il figlio fuori di casa e così i crimini del gruppo diventano sempre più gravi. Per procurarsi i soldi della droga, Jim comincia a prostituirsi. L'amico Reggie cerca di aiutarlo a guarire, ma è tutto inutile. Il terzo del gruppo, Pedro, finisce in manette, il quarto, Herbie, è arrestato dalla polizia per aver ucciso uno spacciatore. Jim, in preda al panico, torna a casa ma la madre non gli apre la porta ed anzi chiama a sua volta la polizia. Jim finisce in riformatorio. Alcuni anni dopo, il pubblico lo applaude, quando finisce di leggere le pagine dei suoi diari.

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giovedì 3 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - GARAGE (2007)


Quado ho visto questo film ho pensato subito sarebbe stato, a mio modo di vedere, molto interessante.
La tematica affrantata è il disagio sociale, il disadattamento delle persone che vivono un ritardo mentale seppur lieve. La loro solitudine, come queste sono viste agli occhi degli altri e come loro stessi percepiscono il mondo circostante. Questo film è emblematico per ciò che riguarda il processo di deriva sociale che pian piano una persona come Josie, protagonista del film può trovasi a vivere, il pregiudizio degli altri nei sui confronti e non solo ma anche la benevolenza, per fortuna.
Eccovi la trama: 
Josie è considerato dai vicini un innocuo disadattato, è un uomo che suscita futile gentilezza, benigna tolleranza e di tanto in tanto, insulti.
Ha trascorso la vita adulta a fare il custode di un benzinaio fatiscente nella periferia di una cittadina, nella parte centro occidentale dell'Irlanda.
Josie è una persona limitata, solitaria e tuttavia irriducibilmente ottimista e a modo suo felice.
Nel corso di un'estate, il mondo di Josie cambia. David un'apprendista adolescente, va a lavorare presso la sua officina. A David Josie piace. Si confidano l'uno con l'altro ed hanno le stesse abitudini, spesso si ritrovano ambedue a bere lattine di birra vicino ai binari della ferrovia insieme ai ragazzi del posto.
Josie scopre di avere dentro di se desideri inespressi e mai soddisfatti. Carmel, una ragazza che lavora nel negozietto del posto e che è sempre cortese con lui, ridesta nell'animo di Josie, sentimenti a cui lui non sa dare un nome.
In un solo istante la tranquilla vita di Josie subisce un cambiamento radicale. Gli eventi precipitano e la sua vita dietro a loro.

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lunedì 31 ottobre 2011

PSYCHO LIBRI - LA REALTA' VIRTUALE IN PSICOLOGIA CLINICA (2006)

Numerose ricerche in diverse aree geografiche hanno dimostrato l'efficacia della Realtà Virtuale (RV) nel trattamento delle sofferenze psicologiche. Gli ambienti ricreati mediante le tecnologie di realtà virtuale possono rappresentare un ulteriore contesto di interazione sociale attraverso il quale è possibile sperimentare emozioni e azioni, per far rivivere agli utenti le proprie paure, le difficoltà, i comportamenti disfunzionali e per far risaltare, nel contesto protetto di un laboratorio sperimentale o di uno studio clinico, il materiale cognitivo che ne sta alla base. Per queste ragioni anche la Psicologia, così come ormai da decenni la Medicina, può avvalersi della realtà virtuale come moderno strumento per l'assessment, la diagnosi e l'intervento. A dimostrazione del corpus teorico descritto nei primi capitoli, gli autori illustrano nella seconda parte i risultati di una ricerca clinica a carattere multi-centrico, sul trattamento psicologico del Disturbo di Panico con Agorafobia (DPA). Il trial clinico controllato evidenzia che la terapia del DPA assistita mediante la realtà virtuale consente di ottenere risultati efficaci in tempi più brevi rispetto alle terapie classiche. Per stimolare la ricerca e l'impiego clinico della RV viene allegato al volume un prezioso CD-ROM che contiene una versione funzionante di VEPDA (Virtual Environments for Panic Disorders with Agoraphobia) - l'applicazione di realtà virtuale utilizzata dagli autori per condurre le ricerche presentate. Il volume, scritto e curato con grande rigore metodologico e prima esperienza organica in Italia, è indirizzato a quanti, psicologi, psicoterapeuti, ricercatori e studenti non si accontentino di stare a guardare ciò che accade intorno a loro, ma vogliano sperimentare nuovi strumenti e metodi per la cura della sofferenza psichica.
INDICE
Autori
Presentazioni
Prefazione
Ringraziamenti
Introduzione - Background culturale della Realtà Virtuale applicata alla Psicologia
1) Realtà Virtuale: Tecnologia o Esperienza?
2) L’esperienza della Realtà Virtuale: il senso di presenza
3) La Realtà Virtuale come supporto alla psicoterapia cognitivo-comportamentale
4) Disturbo di Panico con Agorafobia e interventi evidence based
5) Come si cura il panico con la Realtà Virtuale: la Terapia Cognitivo-Esperienziale
6) La vita dopo il panico - Uno sguardo sui vissuti di una paziente trattata con la Terapia Cognitivo-Esperienziale
7) Progettare ambienti virtuali per la Psicologia Clinica
Istruzioni per l’uso degli ambienti VEPDA Virtual Environments for Panic Disorders with Agoraphobia
Glossario
Bibliografia
 
GLI AUTORI  
Francesco Vincelli è professore a contratto di Metodi e Tecniche dei Test Psicologici presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e docente di Psicoterapia nelle scuole di specializzazione nazionali afferenti all’AIAMC.
Giuseppe Riva ha insegnato come Professore Incaricato presso l’Università degli Studi di Cagliari ed è attualmente Professore Associato di Psicologia Generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Enrico Molinari
, psicologo e psicoterapeuta è Professore Ordinario di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna anche Psicologia della riabilitazione. Dirige il Servizio di Psicologia clinica dell’Istituto Auxologico Italiano. Dal febbraio 2006 è Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia e componente del Consiglio Nazionale.






sabato 29 ottobre 2011

PSYCHO CINEMA - LA STANZA DI MARVIN (1996)

Spero soltanto che non cominciate ad avere dei pregiudizi , il che è probabile poichè impossibile non averne, sul conto di questo e tutta un' altra sfliza di film che vedono protagonista o comunque nel cast Leonardo Di Caprio. Si perchè in effetti, se non lo sapevate, agli inizi della sua carriera, il giovane attore si impegnava in pellicole dai temi sociali. Questo, lo ripeto è soltanto il primo di una serie.
In questo caso eccovi la trama: 
Lee vive nell'Ohio, è stata lasciata dal marito. Suo figlio Hank, che è in conflitto con la madre perché la ritiene colpevole della partenza del padre, ha problemi psichici, dà fuoco alla casa e viene rinchiuso in manicomio. Un giorno Lee riceve una telefonata dalla Florida. La sorella Bessie, che non sente da più di vent'anni, la chiama allarmata, le è stata diagnosticata la leucemia e la sua sopravvivenza dipende dal trapianto con un midollo osseo compatibile. Bessie non si è mai sposata, per dedicarsi al padre Marvin, che ora è morente nel letto di casa, e all'eccentrica zia Ruth. Per le due sorelle l'incontro dopo tanto tempo diventa occasione di confronto e di scoperta reciproca. Il confronto è aspro e difficile, fatto di accuse. La scoperta avviene tramite Hank che, dapprima freddo e scostante, entra poi in sintonia con la zia e si confida con lei. A poco a poco tra le due sorelle si stabilisce un clima di migliore disponibilità all'ascolto reciproco. E sarà proprio questo nuovo atteggiamento mentale e interiore a creare le premesse per poter fare fronte alle difficoltà che propone la malattia e la scomparsa delle persone care.
 
Trailer:
 
 
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