mercoledì 30 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - IL PRIMO GIORNO D'INVERNO (2009)


Valerio è un adolescente che vive nella provincia milanese. A casa ha una sorella minore della quale talvolta deve, di malavoglia, occuparsi. Nel mondo scolastico e della piscina di nuoto in cui si allena Valerio è costretto a percepire la propria diversità. Quella che lo spinge ad isolarsi nella campagna o a compiere lunghi tragitti sul suo motorino che ogni tanto lo tradisce. Vorrebbe avere delle amicizie ma i compagni lo respingono e chi lo aiuta sa di mettere a repentaglio il proprio ruolo nel gruppo di quelli che contano. Un giorno, del tutto improvvisamente, accade qualcosa che gli cambia la vita e che lo spinge a commettere un grave errore. La notte più lunga dell'anno (il solstizio d'inverno) è appena trascorsa.
Mirko Locatelli, con il sostegno della Provincia di Milano, ha realizzato (dopo l'esperienza dei corti e di un mediometraggio) la sua opera prima che, come molte opere prime, ha pregi e difetti. Partiamo dai secondi. Il film ha una struttura molto semplice e lineare che rischia di non coinvolgere lo spettatore. La fotografia che gioca su cromatismi ricercati non aiuta certo in quel senso così come la scarsa utilizzazione della bambina che interpreta il ruolo della sorella di Valerio.
I pregi si individuano invece nel desiderio di raccontare un'emarginazione che trova origine in un nucleo sociale giovanile non urbano ma forse ancor più vincolato da rigide regole di appartenenza che non quelli delle metropoli. Valerio è solo. Solo sul suo motorino. Solo a scuola dove tenta di farsi notare. Solo in piscina dove l'attenzione dell'allenatore è tutta rivolta a un altro, possibile promessa del nuoto. Solo anche nel tentativo di scoprire i percorsi di una sessualità che è ancora alla ricerca di un'identità precisa. Locatelli lo segue con sincera partecipazione.

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martedì 29 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - CERTI BAMBINI (1994)


Continuo a parlare di infanzia e del disagio ad essa connessa proprio perchè è da lì che si dovrebbe partire per eliminarlo, contrastarlo e sperare in un futuro migliore.

Rosario ha undici anni. Abita in un condominio di periferia di una Napoli devastata dalla camorra. Vive con sua nonna, ammalata di Roipnol e drogata di televisione. E' la punta di diamante di un piccolo branco che passa le sue giornate trascinandosi tra sale giochi, brutte paninoteche, piccoli reati e roulette russe improvvisate sulla tangenziale. Ma c 'è anche un sacerdote che cerca di tenere insieme i pezzi (meglio: i frammenti) di una società che non si può più definire tale. Tratto da un breve romanzo di forte impatto è un film duro e apparentemente impietoso. in realtà ricco di pietà nei confronti di un infanzia a cui è negato di fatto persino il nome. Resta il pallone: unica ancora a cui sperare di potersi un giorno aggrappare per non annegare.

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sabato 26 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - GLI ANNI IN TASCA (1976)


In proiezione il 2 Dicembre 2011 presso la sala Alda Merini della Fondazione Cineteca di Milano, questo è il terzo dei film in programmazione.
Protagonisti sono alcuni ragazzini, colti da Truffaut nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Uno di loro si invaghisce della madre di un compagno e le manda dei fiori, che lei crederà inviati dal padre del ragazzo. Al cinema avvengono i primi flirt e la colonia estiva porterà finalmente l’amore.
Specialista in psicologia infantile, Truffaut ha la mano giusta nel racconto, passando dall'umorismo all'amaro. Ma non tutto il film è a fuoco.

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venerdì 25 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - RAGAZZE INTERROTTE (1999)


Il film è tratto dal diario di Susanna Kaisen: la storia inizia nel 1967 quando una ragazza (Winona Ryder), dopo aver tentato il suicidio, entra in una clinica psichiatrica dove rimarrà per 18 mesi.


Thanks to Stefano :-)
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PSYCHO LIBRI - COSA RESTA DEL PADRE ?


Massimo Recalcati interroga la funzione paterna nell’epoca della sua crisi. Attraverso Sigmund Freud e Jacques Lacan e alcune figure tratte dalla letteratura (Philip Roth e Cormac McCarthy) e dal cinema (Clint Eastwood), si delineano i tratti di una paternità indebolita ma comunque essenziale. Nel tempo dell’evaporazione del padre, che cosa può essere ancora una guida per il soggetto? Insomma, cosa resta del padre?

Qui potrete leggere tutto il libro on line ma ovviamente non potrete scaricarlo.








martedì 22 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - LA MIA VITA IN ROSA (1997)


Sarà proiettato il 25 Novembre a Milano in una rassegna organizzata di concerto tra il Centro Milanese di Psicoanalisi e la Fondazione Cineteca Italiana.

Ludovic è un bambino di sette anni che si sente bambina, al punto da dichiarare che, da grande, diventerà una ragazza. Il padre Pierre e la mamma Hanna sul momento non danno peso alla cosa. Ma in occasione di una festa, Ludovic si presenta in abiti femminili. Così per i genitori cominciano le preoccupazioni e i contrasti fra loro sul comportamento da tenere. Intanto le chiacchiere dei vicini si fanno più insistenti. Finché Pierre non viene licenziato e la famiglia si trasferisce a Clérmond Ferrand. Qui Ludovic conosce Christine, una bambina che si vuole vestire da ragazzo…

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lunedì 21 novembre 2011

PSYCHO LIBRI - LA PSICOLOGIA E IL MERCATO DEL LAVORO, UNA PROFESSIONE DESTINATA AL PRECARIATO? (2008)


La domanda di assistenza psicologica è in costante aumento. L'interesse nei confronti della psicologia è riscontrabile in diversi settori, ma non si è ancora tradotto in una crescita del mercato occupazionale.
Le opportunità di lavoro e gli sbocchi professionali per gli psicologi sono sempre più limitati. Per i neolaureati diventa sempre più difficile trovare un'occupazione e la precarietà caratterizza i liberi professionisti. Secondo l'Osservatorio sul mercato del lavoro della psicologia, istituito presso l'Ordine degli psicologi del Lazio, la professione vive un vero e proprio periodo di affanno: i dati di settore evidenziano un'eccessiva precarizzazione delle prestazioni che comporta redditi ampiamente insufficienti. Il tema è stato affrontato di recente nel libro "La psicologia e il mercato del lavoro: una professione destinata al precariato?": edito da Franco Angeli, il testo è curato da Gianluca Ponzio, psicologo e dottore di ricerca, responsabile dell'Osservatorio. L'analisi proposta, condotta col contributo di alcuni docenti de La Sapienza di Roma, affronta il futuro della professione psicologica, incrociando dati regionali e nazionali sulle tendenze del mercato del lavoro.
Tra il 2001 e il 2005 il numero di psicologi iscritti all'Albo professionale è cresciuto del 35,3 per cento, registrando il maggiore trend di crescita tra tutte le professioni presenti nel Paese. A fronte di circa 7mila iscritti all'anno ai corsi di laurea in psicologia, il mercato non riesce assolutamente ad assorbire questi numeri: il fabbisogno di psicologi è molto più ridotto, basta pensare ad esempio che l'organico totale del servizio sanitario nazionale conta in tutto 5.400 professionisti.
Secondo i calcoli dell'Osservatorio, se il trend di crescita resterà costante, nei prossimi cinque anni saranno immessi nel mercato del lavoro circa 80mila nuovi psicologi e, a quel punto, avremo 2,8 psicologi ogni mille abitanti, cioè uno ogni 360 persone (contro l'attuale 4,2 dei medici).
Nonostante le aperture mostrate verso questa professione da parte di molti settori e contesti lavorativi, gli ambiti dove si concentrano il maggior numero di psicologi restano sempre gli stessi. Sulla base dell'ultima rilevazione condotta da Almalaurea (dati 2006), gli psicologi trovano lavoro quasi esclusivamente nei servizi (96,7%) e marginalmente nell'industria (il residuo 3,3%). Gli ambito maggiormente rappresentati sono: "altri servizi sociali personali" (29%), "sanità" (24%) e "istruzione" (17%). La professione si identifica soprattutto con quattro principali profili, maggiormente richiesti sul mercato: gli psicoterapeuti privati sono la maggior parte (28%) e si tratta di libero professionisti con un reddito medio di 15.700 euro all'anno per lavorare una media di 24 ore settimanali; gli psicologi clinici (40%) che guadagnano 20.100 euro all'anno e sono dipendenti del settore pubblico e dei servizi sanitari; gli occupati nel contesto scolastico ed educazionale (13%), prevalentemente donne; gli psicologi nelle organizzazioni (19%) che prestano la loro attività all'interno di aziende e servizi sociali, sono il gruppo più giovane e hanno un reddito medio di 16.600 euro annui.
Per quanto riguarda la retribuzione media, il reddito annuale netto di uno psicologo è calcolato intorno ai circa 17.500 euro (1.500 euro al mese circa). Guadagnano di più i maschi e i professionisti più anziani, mentre il ritorno economico della professione risulta più critico per le donne e, soprattutto, per i giovani.

PSYCHO LIBRI - IL SIGNORE DELLE MOSCHE (1954)


Un aereo cade su un'isola deserta mentre è in corso un conflitto planetario. Sopravvivono solo alcuni ragazzi che si mettono subito all'opera per riorganizzarsi senza l'aiuto e il controllo degli adulti. Sembra il prologo ideale per un romanzo d'avventura che celebri il pragmatismo e il senso della democrazia britannici. Qualcosa invece comincia a non funzionare come dovrebbe, emergono paure irrazionali e comportamenti asociali, da cui si sviluppa una vicenda che metterà a nudo gli aspetti più selvaggi e repressi della natura umana. "Il Singore delle mosche", 14 milioni di copie vendute solo nei paesi di lingua inglese, è la prova d'esordio e il manifesto di William Golding, premio Nobel per la letteratura nel 1983, che ama riconoscersi e riassumersi in questa frase: "L'uomo produce il male come le api producono il miele". 

Scarica l'e-book qui: 

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PSYCHO CINEMA - IL SIGNORE DELLE MOSCHE (1990)


Traggo questo film da una programmazione cinematografica che si terrà a  Milano presso la Fondazione Cineteca Italiana - Spazio Oberdan.
Costoro, hanno dato vita ad una rassegna intitolata Cinema e Psicoanalisi, come i Bambini ci guardano, e questo è  il primodella programmazione che seguirò passo dopo passo sul mio Blog.
Eccovi la trama:
Nel 1984, un aereo carico di scolaretti inglesi, diretti in Australia per scampare a una guerra atomica, precipita su un’isola deserta del Pacifico. Sopravvivono soltanto una ventina di bambini i quali, tentando di organizzare la loro vita ispirandosi al mondo degli adulti, indicono un’assemblea; eleggono un capo, Ralph; si dividono i compiti, affidando a Jack quello di cacciare la selvaggina. Per qualche tempo tutto va bene; poi, però, Jack si ribella all’autorità di Ralph, trascina dalla sua parte quasi tutti i bambini, li organizza in tribù e ne risveglia gli istinti ferini.
Tratto dal romanzo di  William Golding scritto nel 1954.


Trailer:

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PSYCHO CINEMA - SCEMI DI GUERRA - LA FOLLIA NELLE TRINCEE (2010)


Ciò che vi propongo è il frutto di un continuo scambio di informazioni con un mio carissimo amico oltre che collega (futuro) Stefano Trusso.
In prima battuta mi verrebbe di dire che è agghiacciante, anche se mi aspettavo durasse di più e fosse più descrittivo.
Scemi di Guerra non è un film-documentario comico, tutt'altro, è una sorta di reportage su come la guerra, nello specifico la prima prima guerra mondiale, ha fatto milioni e milioni oltre che di morti anche di malati mentali.
Sottoposti al continuo bombardamento, morti atroci, cadaveri, senza cibo nè acqua, senza più nessun altro tipo di legame con la famiglia, i poveri soldati si piegano su se stessi per sviluppare nel corso di quel lungo periodo un disturbo, denominato disturbi post traumatico da stress.
Non ci saranno grossi rimedi per quei poveri soldati che, una volta finita la guerra, torneranno fuori dalle trincee per dirigersi verso gli ospedali psichiatrici. 
Forse l'unico rimedio che loro era disponibile a quei tempi, ma credo anche adesso, era la scrittura.

Ringrazio ancora Stefano per lo spunto datomi e spero che mi aiuti sempre nella ricerca di questo tipo di informazioni.

Trailer :


Steaming : http://videozer.com/video/rP1L9Sb

oppure: http://www.videobb.com/watch_video.php?v…

venerdì 18 novembre 2011

PSYCHO NEWS - REALTA' VIRTUALE PER BAMBINI AUTISTICI (2011)


I disturbi dello spettro autistico sono caratterizzati da deficit di base in tre domini: interazione sociale, comunicazione, comportamenti ripetitivi o stereotipati. L'intensità dei disturbi è variabile, si può andare da difficoltà a rispettare le regole e mantenere l'attenzione nell'ambito scolastico fino ad arrivare all'incapacità a parlare e alla difficoltà ad apprendere abilità anche molto semplici come abbottonarsi la camicia. Per questo motivo, vengono usati termini quali alto funzionamento e basso funzionamento per distinguere diversi tipi di autismo.
In ogni caso, si presentano esigenze formative speciali, quali l'addestramento alle norme ed abilità sociali (social skill training) o allo svolgimento di attività quotidiane. Fino ad oggi, l'uso di tecnologie multimediali per tali scopi formativi è rimasto limitato a strumenti quali DVD o semplici programmi per computer in grafica 2D. Nelle ricerche più recenti, viene però citato sempre più spesso il possibile uso del 3D sotto forma di realtà virtuale o videogiochi.
Il vantaggio che la Realtà Virtuale promette è di simulare in modo estremamente realistico situazioni di vita quotidiana, ma in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, l'ambiente virtuale permette al formatore di variare il numero ed il tipo di stimoli che possono confondere il bambino autistico in una situazione reale, adattandolo alla singola persona e momento formativo.
Il numero di studi in letteratura sulla Realtà Virtuale nell'insegnamento a bambini autistici è ancora limitato, ma documenta risultati promettenti. Esempi di sistemi valutati riguardano riproduzioni virtuali di luoghi pubblici (caffè, supermercato, strada, autobus,...) dove verificare e migliorare le capacità del bambino di riconoscimento situazioni (ad esempio, presenza di automobili, divieto di camminare sopra le aiuole, inopportunità di porsi in mezzo a persone che stanno parlando,...) ed esecuzioni di compiti tipici (ad esempio, trovare ed occupare un tavolo libero in un caffè, prendere l'autobus,  mantenere il contatto oculare con una persona che ci parla,...).
Per un maggiore approfindimento potete scaircare l'articolo, in inglese ovviamente, qui:

http://hcilab.uniud.it/publications/2011-03/VRInAutismEPS.pdf

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giovedì 17 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - IL GRANDE VOLO (1992)


Vorrei con questo splendido film omaggiare ad un tema che il 20 Novembre ricorre. La giornata mondiale dell'infanzia.

Il film drammatico "Il grande volo" racconta la storia di due fratellini, il cui mondo di fantasie infantili, popolato di mostri, illusioni e pozioni magiche, viene sconvolto dall'arrivo di un mostro assai reale: un patrigno dalla personalità instabile. La situazione li spinge in una corsa contro il tempo per creare quella che loro definiscono "La Grande Idea", la cui realizzazione richiede una fiducia completa l'uno nell'altro e nella possibilità che l'impossibile si avveri. "La Grande Idea", infatti, consiste nella trasformazione, da parte del fratello maggiore, del carrettino rosso del più piccino in una macchina che lo trasporta in un trionfale, strabiliante volo.



Spero possiate vederlo anche perchè o lo vedete in inglese in streaming o andate presso una di quelle videoteche del vostro quartiere se ne esistono ancora per vederlo in italiano.


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lunedì 14 novembre 2011

PSYCHO LIBRI - LA VOCE DEL CORPO (2010)



Imparare ad ascoltare i segnali che il corpo trasmette è fondamentele per chi soffre di patologie alimentari e l’Art-Counseling, supportato dalla psicoanalisi relazionale, può rivelarsi uno strumento adeguato. Si tratta di offrire esperienze corporee concrete, sperimentare linguaggi espressivi differenti, inusuali, non verbali, che incoraggino il paziente a prestare attenzione e a comprendere i messaggi che il corpo ci invia. L’importanza di un tale intervento non è quello di dare interpretazioni ma di creare esperienze, sentire la voce del corpo e comprendere i propri bisogni, a partire da quelli primari, che permettono il proprio sostentamento, fino a recuperare la consapevolezza della necessità di relazionarsi con il mondo e con gli altri.

Elisa Rasotto
, docente presso l’Università di Padova, è specializzata in Art-Counseling ad indirizzo psicoanalitico relazionale. Da tempo opera nell’ambito dei disturbi del comportamento alimentare come ideatrice e conduttrice di percorsi che, tramite l’ausilio di tecniche espressive corporee, mirano a costruire una percezione e una relazione differente con il proprio corpo.

Download

Indice del Volume:  http://www.edizionialtravista.com/media/pdf/indice-19.pdf

Anteprima del libro:  http://www.edizionialtravista.com/media/pdf/anteprima-19.pdf

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domenica 13 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - HAPPINESS (1998)


Le tre sorelle Jordan e le loro delusioni. Joy è alla ricerca della felicità e per questo lascia il suo compagno e il lavoro. Crede di avere finalmente soddisfatto le sue aspirazioni quando incontra Vlad, un tassista russo emigrato che però la deruba. Trish è sposata con Bill, uno psichiatra di cui non conosce le tendenze pedofile. Helen è invece una scrittrice di successo in crisi di identità. Accetta la corte pressante di un timido, per poi lasciarlo a consolarsi con una vicina di casa. Anche i genitori delle tre sono in procinto di separarsi. Film volutamente "in nero" che non ha potuto partecipare al Sundance per la sua "sgradevolezza", ma che non ha nulla di corrivo. È un ritratto "morale" al vetriolo di una società che non sa più neppure cosa sia la moralità. È un film che disturba, perché mostra ciò che non si dovrebbe mostrare (lo sperma) e nasconde ciò che invece è divenuto "normale" vedere: l'omicidio ad esempio.

Trailer:



Download:

(Non è stato possibile trovare il link di download ma è possibile guardarlo in streaming)

http://www.cineblog01.com/happiness-1998/                                         Enjoy      :-)



giovedì 10 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - RITORNO DAL NULLA (1997)


Prima di esporvi la trama del film vorrei dirvi le parole chiave che io chiamo le tre D : Disagio, Devianza, Droga. 
Ecco cosa succede.
Nei sobborghi degradati di New York cinque amici lasciano la scuola e scivolano in situazioni sempre peggiori. Quando uno si ammala di leucemia e muore, Jim comincia a scrivere le sue impressioni in un diario. Ma il degrado continua e i ragazzi si lasciano andare completamente alla droga e alla delinquenza. La madre di Jim, stanca di dolori e bugie, lascia il figlio fuori di casa e così i crimini del gruppo diventano sempre più gravi. Per procurarsi i soldi della droga, Jim comincia a prostituirsi. L'amico Reggie cerca di aiutarlo a guarire, ma è tutto inutile. Il terzo del gruppo, Pedro, finisce in manette, il quarto, Herbie, è arrestato dalla polizia per aver ucciso uno spacciatore. Jim, in preda al panico, torna a casa ma la madre non gli apre la porta ed anzi chiama a sua volta la polizia. Jim finisce in riformatorio. Alcuni anni dopo, il pubblico lo applaude, quando finisce di leggere le pagine dei suoi diari.

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giovedì 3 novembre 2011

PSYCHO CINEMA - GARAGE (2007)


Quado ho visto questo film ho pensato subito sarebbe stato, a mio modo di vedere, molto interessante.
La tematica affrantata è il disagio sociale, il disadattamento delle persone che vivono un ritardo mentale seppur lieve. La loro solitudine, come queste sono viste agli occhi degli altri e come loro stessi percepiscono il mondo circostante. Questo film è emblematico per ciò che riguarda il processo di deriva sociale che pian piano una persona come Josie, protagonista del film può trovasi a vivere, il pregiudizio degli altri nei sui confronti e non solo ma anche la benevolenza, per fortuna.
Eccovi la trama: 
Josie è considerato dai vicini un innocuo disadattato, è un uomo che suscita futile gentilezza, benigna tolleranza e di tanto in tanto, insulti.
Ha trascorso la vita adulta a fare il custode di un benzinaio fatiscente nella periferia di una cittadina, nella parte centro occidentale dell'Irlanda.
Josie è una persona limitata, solitaria e tuttavia irriducibilmente ottimista e a modo suo felice.
Nel corso di un'estate, il mondo di Josie cambia. David un'apprendista adolescente, va a lavorare presso la sua officina. A David Josie piace. Si confidano l'uno con l'altro ed hanno le stesse abitudini, spesso si ritrovano ambedue a bere lattine di birra vicino ai binari della ferrovia insieme ai ragazzi del posto.
Josie scopre di avere dentro di se desideri inespressi e mai soddisfatti. Carmel, una ragazza che lavora nel negozietto del posto e che è sempre cortese con lui, ridesta nell'animo di Josie, sentimenti a cui lui non sa dare un nome.
In un solo istante la tranquilla vita di Josie subisce un cambiamento radicale. Gli eventi precipitano e la sua vita dietro a loro.

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